Cosรฌ cantava Mario Riva nel “Musichiere”, credo che il ritornello lo ricordiate un po’ tutti.
Per quel che ne so io, anche il cibo รจ poesia. Cosรฌ, d’incanto, l’anima sensibile (cioรจ me medesima) imparรฒ a farle e ad esse confidรฒ i suoi pensieri. A casa mia la domenica รจ spesso giornata di polpette al sugo e fritte, un rito quasi sacro in ogni casa del Sud.
Al mattino l’odore della cipolla che soffrigge nell’olio si sparge per la casa, inebriando i lunghi respiri del quieto sonno del mattino di chi รฉ ancora coricato.
Un elegante composto mi attende, una miscellanea di carne macinata, formaggio, prezzemolo, uova, mollica di pane, ecc.: futura promessa di benessere. Che delizia, quando avverti un languorino allo stomaco, gustare un pezzetto di pane tuffato nel sugo!
Il tempo prende una pausa, il mio sguardo incrocia la mescolanza e passo dopo passo, respiro dopo respiro, il miracolo avviene: la quasi perfetta forma sferica delle polpette (queste che vedete in foto sono le mie di domenica scorsa), creata bagnandosi le mani con acqua e sale, precedentemente mescolati in un piatto prime di friggerle (ma, sinceramente, io non lo faccio piรน da tempo).
Diciamocela tutta, i cuochi di un celebre programma culinario mi fanno un baffo con i loro soufflรจ che non si sgonfiano. Vogliamo parlare del talento del fritto? Un apostrofo rosa tra le parole “bilancia” “sei spacciata”!
Sono una mamma “illuminata” dalla luce del progresso per cui sante le padelle col fondo antiaderente per friggere, di quelle col sale in zucca…pardon, senza sale e tutta salute!
E tutte le altre cose che fanno la vera differenza: lo stendi panni da usare quando fuori piove, le lenzuola no-stiro che se si stropicciano arrossiscono dalla vergogna e il robot da pavimento, quello che gira fuori controllo per la casa e che devo schivare manco fossi Carla Fracci nello Schiaccianoci!
Pare proprio che sia una consuetudine per ciascuno di noi possedere qualche incrollabile padronanza su qualcosa: vuoi mettere la felicitร festosa delle polpette? In fondo, “domenica รจ sempre domenica”!

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