In quella specie di situazioni da circo nelle quali, purtroppo, spesso ci ritroviamo e che sono inevitabili come la ricrescita dei capelli mi sono talvolta posta un dubbio biblico e, cioè, che non sai mai come ti ritorna la gente dopo che si è fatta il segno della croce.
Ed ecco che, alla luce di questa profonda riflessione mi rivolgo, come sempre, alla mia amica commissaria Viola che mi palesa il suo pensiero: “ “Finalmente stai imparando, su su, fai la faccia da intelligente. Allo stato dell’arte pare che il camaleontismo sia il punto di forza di molti e che non solo il braccio è bionico ma anche e soprattutto la faccia”.
Ed io, traendo forza dalla colonna sonora de “Il Gladiatore” e dal grido di battaglia del generale Massimo Decimo Meridio “Al mio segnale scatenate l’Inferno!”, mi preparo all’omicidio misericordioso di un fegato: il mio.
“Per il segreto del Don” prosegue Viola, la cui lente d’ingrandimento dissipa qualunque malinteso e malintenzionato, “intendo quello del pettegolezzo origliato o della confidenza sussurrati a qualcuno di cui ci si fida: uno pensa che sia al sicuro ed invece diventa vox populi”.
“Mi sa che qui per tutelarci ci serve l’aiuto di un esorcista”, esclamo!
E, tra il sacro e il profano, ci prepariamo ad ossigenare il cervello con dei racconti di luce: quelli veri, però.
Carivoi, causa risolta. Punto punto.

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