Chi ha avuto la bontΓ di leggermi sinora, sa giΓ che ho un’amica di nome Viola, che fa parte perΓ² di una speciale categoria: lei Γ¨ una commissaria dei sentimenti. In tutto il globo terracqueo proprio a me doveva capitare!
Si dice che gli opposti si attraggono: tanto lei ha la maglia rosa del sesto senso quanto il mio manco sente il segnale di partenza del giro.
In quel momento stavo preparando una quiche di cipolle, ma avrei pianto lo stesso anche senza (mi diletto a cucinare, il mio segno zodiacale Γ¨ β17 stelle Michelinβ, ascendente βpure quelle comete e cadentiβ).
Persino le pieghe del mio cappello nuovo da aspirante chef si rifiutavano di aumentare finchè non avessi messo giudizio. Ma torniamo a noi.
La scorsa notte dormivo beatamente sperando di sognare un terno al lotto, quando un forte tonfo mi sveglia di soprassalto. Corro in soggiorno e colgo la mia amata commissaria mentre sta aiutando la Befana ad uscire dal camino. Credo di aver fatto l’espressione da βper te Miss Italia continua…β perchΓ¨ Viola mi guarda e scuote la testa.
Fa accomodare la vecchina sulla poltrona e le porge una tazza di the bollente. La Befana la ringrazia, giurerei che sia atterrata da me solo per riposare un po’. Ci allontaniamo, la lente d’ingrandimento asseconda i gesti della mia amica, mentre mi racconta, e spero con tutto il cuore che non la smarrisca mai.
βUna leggenda cristiana risalente intorno al XII secolo narra che in una gelida notte dβinverno Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, nel lungo viaggio per giungere a Betlemme da GesΓΉ Bambino, non riuscendo a trovare la strada, le chiesero informazioni ed ella indicΓ² loro il cammino. I Re Magi la invitarono ad unirsi a loro, insistendo molto, ma lei rifiutΓ². Una volta che i Re Magi furono andati via, si pentΓ¬ di non averli seguiti e allora preparΓ² un sacco pieno di dolci e si mise alla loro ricerca, purtroppo senza successo. Quindi, iniziΓ² a bussare ad ogni porta, donando a ciascun bambino che incontrava dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio GesΓΉ Bambino e che la perdonasseβ.
A quel punto la Befana dice: βL’unico modo per non farmi cadere dalla scopa Γ¨ sostare nella terra di mezzo, che esiste ma nella quale pochi continuano a credereβ. Ed allora decido di continuare a credere anch’io: che il rispetto per il prossimo sia la misura di me stessa; che il non rispondere alle offese non scolorisce la mia intelligenza e che i miei gesti siano un domani ripagati. Proprio come in quella dimensione fanciullesca nella quale se sarΓ² buona, la Befana mi porterΓ un regalo. Quindi, decido di trarmi d’impaccio e regalo io una calza alla vecchina, che mi dice arrivederci e riprende il volo.


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